martedì 28 settembre 2010

NINA VINTAGE RICOMINCIA DAI BIJOUX




.....E SI RICOMINCIA CON I GIOIELLI.....


NINA VINTAGE!!!!!!!!!!!!!




HO REALIZZATO I MIEI GIIOIELLI NINA VINTAGE IN METALLO ANTICATO.....NON HANNO PRESENZA DI NICHEL....AVRANNO LO STESSO IDENTICO EFFETTO DELL'ARGENTO VINTAGE....E SONO BELLISSIMI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
VISITATE IL MIO SITO......



giovedì 26 agosto 2010

LA MIA NUOVA CREAZIONE...

...I GIOIELLI CHE AVETE VISIONATO SUL MIO BLOG, SONO STATI DISEGNATI DA ME E RIPORTANO IL MIO MARCHIO....MA PURTROPPO FANNO PARTE DI UNA CREAZIONE TEMPORANEA ....TERMINATA!!!......NON SONO PIU' IN VENDITA....






VI PREGO DI VISIONARE



"LA MIA NUOVA CREAZIONE"



DIRETTAMENTE SUL MIO SITO:


.....NINA VINTAGE

lunedì 15 febbraio 2010

....NINA VINTAGE SI RIFA' IL LOOK !!!


NINA VINTAGE SI RIFA' IL LOOK....CLICCA SUL LINK


Da oggi potrai acquistare on line BORSE, SCARPE, VESTITI, BIJOUX VINTAGE!!

lunedì 2 novembre 2009

...ASSICURAZIONI PER CANI....IMPORTANTISSIMA!!!!


23/01/2008
Assicurare il proprio cane non è ne un vezzo ne un lusso ma la consapevole presa di coscienza che, nonostante la premura con la quale accudiamo il nostro beniamino, spiacevoli inconvenienti possano verificarsi in conseguenza della sua esuberanza o di un nostro momento di possibile disattenzione. L’assicurazione per il cane, oltre ad essere una forma di tutela per noi stessi, rappresenta un comportamento civile.Evita che, qualora si verifichino conseguenze legate ad un comportamento del cane, ci si ritrovi a dover rispondere personalmente del danno cagionato.Spesso si tende a sottovalutare la responsabilità derivante dalla proprietà e/o dal possesso del miglior amico dell’uomo e quindi l’entità dei danni che ci vedremmo costretti a risarcire in conseguenza di un suo comportamento lesivo altrui. L’ordinanza del ministro della salute Livia Turco, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale il 15 gennaio del 2007, sancisce l’obbligo per i proprietari di 17 razze, considerate pericolose, di dotarsi obbligatoriamente di un assicurazione per cani. Il provvedimento è nato a seguito dei fatti di cronaca legati agli incidenti causati da alcuni cani a danno di persone, quale forma di tutela per le parti lese e di presa di coscienza della società civile dei rischi connessi alla proprietà e/o alla custodia del cane. Tale ordinanza, seppur rappresenti un punto di inizio, non tiene in ovvia considerazione che nel nostro paese è presente una popolazione di oltre 7 milioni di cani suddivisi in almeno 330 razze, di cui quelle prese in esame dal decreto (17), rappresentano, anche a seguito della loro “pericolosità”, un esigua minoranza.In concreto vi è l’obbligo di assicurare meno di 20.000 cani su una popolazione di oltre 7 milioni. Il buon senso, l’esperienza, e una visione realistica del rapporto uomo cane, nonché la natura stessa dell’animale, non possono non tenere in considerazione le infinite situazioni nelle quali il cane, anche involontariamente, possa arrecare un danno. E’ inoltre assurdo e fuorviante pensare che la necessità di tutelarsi sia stata scientificamente individuata in capo a 17 razze. Calandoci nella realtà è capitato a tutti i proprietari di un cane di ricevere un improvviso strattone col guinzaglio, in conseguenza di un qualunque stimolo che lo possa attrarre. E se per una volta fossimo distratti, con le mani impegnate o al cellulare? Cosa potrebbe accadere? Qualsiasi cosa: il ciclista che cade o la macchina che scarta improvvisamente per evitarlo e così via. Bisogna anche tenere in considerazione eventi legati, non necessariamente alla mole, alla razza o all’indole del cane, ma connaturati alla crescita, allo sviluppo della personalità. Questi sono imprescindibili e spesso causa di danni. Rosicchiare durante la crescita, scavare, sporcare dove non dovrebbe sono solo alcuni di questi. Vi invitano a cena, tutti si affannano a coccolare il vostro cucciolo, sperticandosi in complimenti.Vi sedete a tavola con ancora le lusinghe nelle orecchie e nel momento in cui vi rialzate l’amara sorpresa: il tappeto del vostro ospite e buono solo come coriandoli per carnevale. E a quel punto ,imbarazzati, iniziate a scusarvi, a promettere di porre rimedio al danno. In una situazione del genere, che realisticamente è più facile che accada piuttosto che non, nella migliore delle ipotesi, e nell’imbarazzo generale, sareste “solo” costretti a risarcire economicamente il danno. L’articolo 2052 del codice civile recita: “Il proprietario di un animale o chi se ne serve per il tempo in cui lo ha in uso, è responsabile dei danni cagionati dall'animale, sia che fosse sotto la sua custodia, sia che fosse smarrito o fuggito, salvo che provi il caso fortuito.” L’Interresse primario, per chi si dovesse trovare nella condizione di dover risarcire il danno, risiederebbe nella composizione bonaria del quantum, delle modalità e dei tempi per il ripristino della situazione precedente all’evento. Qualora si fosse sprovvisti di una assicurazione specifica per cani, oltre a rispondere personalmente, la definizione di quegli elementi sarebbe in primo luogo frutto di contrattazione fra le parti (a volte complesse ed estenuanti). In secondo, possibile fonte di discussioni, litigi e malumori. Diversamente, se coperti da una polizza specifica per proprietari di cani, quegli stessi elementi sarebbero di facile composizione e definizione. L’onere della prova e l’ammontare del danno spetterebbe sempre alla parte lesa, con la fondamentale differenza, del veder tutelati i propri interessi dalla compagnia assicuratrice e non da un privato. Non dando così luogo, oltre alla responsabilità personale, a inutili e fastidiose discussioni e contrattazioni.Esistono a tal proposito diverse forme di tutela, di cui la più comune viene inclusa nella polizza del capo famiglia. Si tratta di un prodotto assicurativo tanto diffuso quanto generico in virtù delle fattispecie considerate, connesse alla custodia del cane, ed esposte in precedenza. Senza tralasciare il costo superiore sono prodotti, per la tutela della responsabilità civile, connessa alla custodia dei cani, soggetti a franchigie alte sul singolo evento e che hanno massimali di copertura bassi, in considerazione del fatto che lo scopo primario è la tutela della famiglia e della casa. Con la crescente attualità dell’argomento in concomitanza alla necessità e richiesta di polizze specifiche per cani, alcune aziende hanno costituito dei prodotti ad hoc, di semplice interpretazione e dai costi contenuti. La A. Service, titolare del portale www.animalservice.it , ha posto in essere con Sai Fondiaria una convenzione esclusiva, realizzando una polizza per cani specifica ed economica, con l’esclusione delle razze considerate pericolose.Vi tutela in conseguenza di danni involontariamente cagionati a terzi per morte, per lesioni personali e per danneggiamenti a cose, in conseguenza di fatto accidentale inerente la proprietà, il possesso e l’uso di cani, compresa la responsabilità delle persone che abbiano, per conto dell’Assicurato, in temporanea consegna e/o custodia gli animali stessi. Elenco delle razze canine e loro incroci a rischio di maggiore aggressività non assicurate dalla sopra citata polizza: American Bulldog, Cane da pastore di Ciarplanina, Cane da pastore dell'Anatolia, Cane da pastore dell'Asia centrale, Cane da pastore del Caucaso, Cane da Serra da Estreilla, Dogo argentino, Fila brazileiro, Perro da canapo majoero, Perro da presa canario, Perro da presa mollorquin, Pitbull, Pitbull mastiff, Pitbull terrier, Rafeiro do alentejo, Rottweiler, Tosa inu. Una copertura assicurativa chiara con 750.000€ di massimale, operante per l’assicurato ed ogni familiare e/o persona con lui stabilmente convivente. Il costo per ogni singolo cane è pari a € 26,00 all’anno.L’assicurazione è disponibile e stipulabile solo on-line su
http://www.polizzadelcane.com/


Per maggiori informazioni:Agenzia Generale Fondiaria-Sai S.p.A. - Ottavia OrtigaraVia Caradosso, 1220123 Milano Telefono 02.45490120Fax 02.45490323Web: www.polizzadelcane.com
e-mail: press(at)animalservice.itReferente di progetto: Uberto Giulini

...INCREDIBILE...CAGNETTA GONFIABILE PER CANI...


Dopo la “barboncina gonfiabile” commercializzata qualche anno fa da un’azienda giapponese, quest’anno alla Pet South America, la fiera dedicata all’industria degli animali da compagnia tenutasi a Sao Paulo, è arrivata la DoggieLoveDoll.Il prototipo della bambola brasiliana tutta curve che promette di far spompare anche i cagnetti più ostinati è stato considerato uno dei prodotti più innovativi presentati durante la manifestazione sud americana (e l’interesse morboso dei due visitatori lo dimostra…).


Finalmente è arrivata la soluzione per tutti quei cagnolini che si “aggrappano” alle vostre gambe facendovi arrossire con le loro insistenti spinte pelviche.
Se possedete un cane con frequenti crisi d’astinenza sessuale, la cagnolina DoggieLoveDoll sarà ben lieta di assecondare ogni suo più turpe desiderio. Basta posizionarla in un sottoscala al riparo da occhi indiscreti oppure in un ombroso angolo del giardino e vedrete come vi ridurrà il vostro amico a quattro zampe…
Ma a chi tocca poi andare a svuotarla?Attendiamo con ansia la prossima edizione della fiera, quando sicuramente sarà presentato il distributore automatico di profilattici canini…
VERAMENTE INCREDIBILE....ANCHE I NOSTRI PICCOLI AMICI VERRANNO ACCONTENTATI.....

venerdì 7 agosto 2009

FOTOGRAFIA: TALENTI NASCOSTI













CHI L'AVREBBE MAI DETTO CHE DIETRO A QUESTE FOTO A DIR POCO ARTISTICHE C'E' UN GRAFICO PUBBLICITARIO....FEDERICO POLI E' UN FOTOGRAFO PROFESSIONISTA E CREATORE DI SITI WEB HA UN SITO DOVE POTETE TROVARE LE SUE CREAZIONI...NATE DALLA VITA COMUNE DI OGNI GIORNO...E FORSE E' PROPRIO PER QUESTO MOTIVO CHE HANNO UNA NARRATIVA PROPRIA...
...E ALLA DOMANDA COS'E' PER TE LA FOTOGRAFIA?
... LUI HA RISPOSTO:
... Di solito evito come la peste domande di questo tipo e se vengo messo alle strette rispondo in modo burbero con frasi monosillabiche dal sapore di aforismi.La cosa buffa è che facendo così passo per quello che "vuole fare il figo", mentre invece non so proprio cosa sia per me la fotografia.Il primo contatto con una macchina fotografica avvenne 5anni fa.Mi trovavo a Parigi con una mia ex ragazza. Lei era stanca di fotografare e una mattina mi disse "ok Fede, oggi fotografi tu".Non avevo scelta, "va bene" le dissi, e ci incamminammo.Tutto il giorno con un oggetto a me sconosciuto in mano, vedevo turisti con "cosi" simili, ma sempre all'occhio, "point & shot", come dei mitra in una guerra.Un po' mi schifavo ma non dovevo dare nell'occhio. Ho fotografato di tutto quel giorno, lo ricordo bene come se fosse ora, ma solo una foto consideravo mia: c'era un tizio, sul marciapiede, pronto per attraversare, con una mano teneva una borsa e con laltra un cavo e, dall'altra parte del cavo, un vecchio imac appoggiato per terra. Era buffissimo, sembrava un cane al guinzaglio, invece era un i-mac. Divertito, lo fotografai; ero sorpreso che nessuno invece lo fotografasse, lo trovavo molto più interessante che fotografare Place de la Concorde o l'Arco di Trionfo le cui immagini riempiono talmente tanto i libri che non ha senso farne altre.Beh, la mia prima esperienza con la macchina fotografica finì la sera stessa: la mia ex non digerì quella foto e dopo un mese mi lasciò.Ma quell'immagine restò molto tempo nella mia mente, pensavo di comprarmi una macchina fotografica ma ogni volta che ci pensavo associavo la fotografia alla fine della storia d'amore e quindi desistevo.Dopo due anni ho accompagnato un amico presso un negozio di fotografia a ritirare delle foto.Erano passati due anni, ormai le ferite di cuore si erano riemarginate (si, sono sempre stato lento) e mi voltai interessato verso le vetrine.Il colpo di fulmine!!!Bella, elegante, nera, piccola, sinuosa; "scusi, quanto costa?" indicandola con l'espressione di un bambino che davanti ad un camioncino dei gelati chiede al papà di comprarne uno.Il negoziante capì subito che non avevo mai preso in mano una macchina fotografica, mi sconsigliò quella a vantaggio di altre anche più economiche.Ma avevo deciso che se dovevo cominciare, doveva essere lei ad iniziarmi. E così è stato.Da tre anni è una parte di me, ovunque, in tutti i momenti.é come la coperta di Linus, o il maglione rosso di Topolino.é il mio modo di esprimermi. Il mio modo di vivere. Non so dire altro. è come un'esigenza intima, che sento dentro, è più forte di me.Un tipo, in occasione della mostra "Dog city life" mi fece proprio questa domanda: "ma cos'è per te la fotografia", io gli risposi sorridendo "cacca, pupù, pipì". Lui se ne andò scocciato come se l'avessi preso in giro, ma è stata la risposta più mia che diedi. Ah, ovviamente dietro a riprese di mac guinzagliati o altro ci sono i miei segreti che non posso svelare ma non per "fare il figo" ma perchè non li conosco nemmeno io. Ci sono, sono nelle mie foto, insieme alle mie emozioni, le mie paure, i miei bui più intimi. Insieme a me.


TRA I SUOI PROGETTI:


" DOG CITY LIFE"

MOSTRA FOTOGRAFICA CHE RAPPRESENTA I NOSTRI AMICI A 4 ZAMPE...IN TUTTA LA LORO STRAORDINARIA PUREZZA..FOTO SCATTATE IN CITTA'...TRA PERSONE COMUNI..E LUOGHI COMUNI..
E FEDERICO SCRIVE E DEDICA AL PROGETTO QUESTE RIGHE:
Sempre più cani vedo zampettare per le vie del centro.Di piccola taglia accompagnano il padrone sia durante le passeggiate in un'assolata domenica primaverile, sia tra le bancarelle del mercato alimentare la mattina.Condividono ogni momento della nostra vita; ma noi condividiamo momenti di vita da cani?Già, vita da cani ... Troppo spesso l'unico legame tra cane e padrone è determinato solo dal laccio che unisce il collo dell'uno alla mano dell'altro.Cane che vorrebbe andare in un'altra direzione per affermare la propria identità e togliersi a morsi quel collare di cui è cinto.Sono talmente integrati nella vita umana da non capire se non dal folto manto peloso se nel passeggino c'è un bambino o un essere a quattro zampe che potrebbe abbaiare. Potrebbe, già, ma credo che si vergogni da solo della situazione in cui si trovi per farlo.Nei negozi guardano fuori dalla vetrina sperando di poter poi, una volta usciti, sgranchirsi le zampe, ma poi da fuori si voltano verso le vetrine ricordando quando almeno per quei pochi metri potevano camminare.Un cane passeggia, nella vetrina di fianco è esposto un cane, lo vede, cerca di fermarsi per capire ma non può e nella fantasia si uniscono in un disegno davanti al quale una signora passa senza accorgersi.
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....e questo, il testo che lo accompagna:
"Ascoltare…Vedere…Oppure guardare?Essere ascoltati, essere visti (visibili) in un mondo frettoloso che ci sfiora senza toccarci, che ci guarda senza vederci, che non ascolta le nostre voci.Le cuffie appese al muro con accanto le fotografie. E nessuna presenza umana, in un ascoltare e un vedere che hanno perso ogni connotazione di umanità.Rimangono le fotografie, simulacro bidimensionale e muto di ciò che è o era un essere umano. Semplificazione banale di una complessità inesprimibile, ma nello stesso tempo unica verità conosciuta. In un mondo che non conosce se non attraverso l’immagine, l’immagine è tutto, l’essere è nulla.E così noi guardiamo ammirati il simulacro bidimensionale della bella turista che a sua volta guarda verso la piazza. Un’immagine che osserva altre immagini stampate sulla carta e chissà cosa vede. O non vede.Insieme di segni sparpagliati su un rettangolo di carta. Eppure così potente è il richiamo dell’effimero, così esclusivo è ormai divenuto il nostro conoscere attraverso l’immagine, che siamo persino capaci di innamorarci di lei, non donna di carne e capelli e profumo di un corpo vivo, ma grumo di sali d’argento più o meno anneriti dispersi in un’emulsione di gelatina.E benché attratti dalla femminilità, come il guardone che si sporge ad osservare il deretano della fotografa, benché fasciato in un casto paio di pantaloni……di fatto la temiamo o fingiamo di ignorarne il richiamo, come i giovanotti dediti alla coltivazione dei muscoli, a un preteso miglioramento dell’aspetto fisico, all’incremento di una millantata virilità, ma che di fatto non si accorgono della giovane donna, vera, di carne e profumo, che transita a pochi metri da loro.Fino a rifugiarci nell’ammirazione sterile di un simulacro di bellezza, immagine di un’immagine, manichino progioniero di una vetrina, segno e simbolo dell’eterno apparire che ci domina e soffoca ogni velleità d’evasione.

TUTTE LE SUE OPERE D'ARTE LE POTETE VEDERE CLICCANDO SUL LINK SEGUENTE:

CONTATTO FACEBOOK:
FEDERICO POLI




RICORDO CHE TUTTE LE FOTO DEI PROGETTI SONO IN PELLICOLA IN BIANCO E NERO.. SONO IN VENDITA.. E SU RICHIESTA, VENGONO RIPRODOTTE IN DIVERSI FORMATI.



sabato 25 luglio 2009

Il nuovo Vintage Shop di Ballantyne




Weekend londinese in arrivo? Non perderti il nuovissimo indirizzo firmato Ballantyne: quello del suo primo, raffinato Vintage Shop! A Notthing Hill, infatti, cuore bohémien della capitale britannica, la maison ha appena aperto uno spazio dedicato alle più preziose maglie in cashmere effetto intarsio, riprese dagli archivi storici del brand. Fra negozi d’antiquariato, librerie e atelier di artisti si staglia ora una boutique dove le sfumature del lilla diventano lo sfondo ideale per questi capi dal fascino intramontabile, lavorati a mano fin dal 1921. Le successive stanze sono invece caratterizzate da tappezzerie di gusto rétro disegnate da Frank Martin, in linea con le vivaci palette che da sempre contraddistinguono le creazioni del marchio. Per un tuffo nel colore! (Ballantyne Vintage Shop, Westbourne Grove 303, Notting Hill, Londra).
Virginia Ricci
Come si puo' vedere dalle immagini gli interni del negozio si contraddistinguono per la palette intensa, in armonia con i colori vivaci tipici delle famose maglie cashmere, e per le tappezzerie rétro del designer Frank Martin.